di Giuseppe Martorana
Da qualche giorno abbiamo concluso la prima fase della nostra ricerca sul SIB, ovvero lo spoglio dei risultati ottenuti dall’indagine preliminare su di un piccolo gruppo di self injurers, i quali hanno partecipato volontariamente alla nostra ricerca per mezzo di SIBRIC. Il suddetto gruppo ha partecipato all’intero assessment, compilando sia il questionario on-line, che gli strumenti psicometrici. Il periodo di riferimento di tale ricerca è rappresentato dal
periodo che intercorre tra dicembre 2005 e giugno 2006**.
La ricerca in questione, come altrove menzionato si poneva l'obiettivo di indagare il comportamento di autoferimento (S.I.B.), concentrandosi in particolar modo su alcuni fattori, quali:
- La tendenza ad estraniarsi dal proprio corpo o dalla realtà
- La presenza di vissuti traumatici
- Un’inadeguata capacità di regolare i propri affetti ed emozioni
- Difficoltà nel campo delle relazioni interpersonali
Inoltre, sono state raccolte informazioni sulla fenomenologia e sull’epidemiologia del SIB, in modo da definirne meglio la morfologia così come si presenta qui in Italia. Uno degli obiettivi principali di questa ricerca era di poter fare riferimento ad una popolazione trasversale, che non appartenesse unicamente alla sola sfera clinico/psichiatrica (ma nemmeno la escludesse). Per tale motivo ci si è serviti di un sito internet.
Lo studio appena concluso, rappresenta un lavoro esplorativo, condotto su di un gruppo di 27 soggetti, 22 femmine e 5 maschi, di età compresa tra i 15 ed i 30 anni, con un età media di 20,77 anni, provenienti da varie regioni dell’Italia, seppur con una leggera prevalenza di soggetti del nord Italia. Il livello di istruzione di questi soggetti sembra situarsi su di un versante medio-alto, come testimonia il fatto che solo tre di questi soggetti non abbiano proseguito gli studi dopo la licenza media, mentre una buona parte di loro possiede già una laurea. L’età media a cui risale la prima ferita è di 15,3 anni, valore che diminuisce per i maschi fino a 13 anni (dato tuttavia trascurabile considerato il modesto numero di soggetti di sesso maschile). Nessuno dei soggetti partecipanti risulta sposato, il che è piuttosto prevedibile considerata l’età media dei soggetti, ma è da mettere in relazione con la quasi totale assenza di relazioni stabili riportata.
Dall'analisi dei questionari esaminati è emerso che il 66.67% risulta possedere notevoli difficoltà nella sfera emotiva, una percentuale minore, l’11,11% possiede lievi difficoltà in tale sfera, e solo il 22,22% sembra non presentare difficoltà emotive.
Altre caratteristiche particolarmente significative emerse da questo studio sono le seguenti:
- Il 70.37% dei soggetti sembra riportare vissuti di esperienze traumatiche;
- Nell’ 88% dei soggetti si sono riscontrati alti livelli di depressione;
- Il 70.37% dei soggetti sembra possedere tratti rilevanti di rabbia/irritabilità;
- Ed il 70.37% di loro pare abbia una forte tendenza ad adottare comportamenti di tipo tensio-riduttivo.
Infine, per quanto riguarda la qualità delle relazioni interpersonali dei soggetti, è emerso che, gli individui del gruppo di riferimento sembrano vivere le relazioni con un forte disagio, specie nel caso di relazioni particolarmente intime e personali. A rafforzare quest’idea vi è anche la bassa fiducia che sembrerebbe evidente nella loro visione delle relazioni insieme alla tendenza a vivere le relazioni in modo strumentale e secondario. Altro dato particolarmente significativo è rappresentato dalla tendenza di tali soggetti a vivere esperienze di estraniamento dalla realtà e/o dal corpo, riportate nel 48% dei casi, di cui il 18% sono adulti ed il 30% sono adolescenti.
Risulta molto importante sottolineare che la suddetta ricerca è del tutto preliminare e basata su un numero alquanto esiguo di casi, ragion per cui i risultati sono da leggere con cautela. Ciononostante la ricerca continuerà fino al raggiungimento di un numero di soggetti abbastanza ampio da poter avanzare qualche ipotesi a riguardo.
** N.B. Coloro che hanno già compilato o che compileranno il questionario successivamente a tale periodo rientreranno nella seconda fase della nostra ricerca, la quale richiede dei tempi meno definiti per la sua realizzazione in quanto si punta alla raccolta di un numero molto ampio di soggetti.