Ciao a tutti. Sono una ragazza di 17 anni e da qualche anno ho scoperto di essere autolesionista. Questa patologia si è affermata con il tempo a mano a mano che mi scontravo con i miei genitori. Ho un ragazzo, ho degli amici e me la cavo a scuola.. Ma loro sono egoisti molte volte e si accorgono solo di quello che vogliono vedere.. Ho cercato di parlarci ma mi ignorano e poi invece, quando la mia vita sembra andare bene, si intromettono e mi rovinano tutto!!
Mi opprimono e così per sfogarmi ho iniziato a procurarmi ferite su braccia e qualche volta sulle gambe, ma appena è passata la ''crisi'', ritorno alla normalità.. Vorrei solo che capissero che per colpa loro, io mi ferisco.. Aiutatemi!!
Risposta
Cara Federica, spesso la relazione con i propri genitori non è semplice o come vorremmo che fosse, e comprendo quanto sia difficile per te gestire la sofferenza derivata dal sentirti poco ascoltata o ignorata.
L’incomprensione tra te e i tuoi genitori può dipendere dalla difficoltà del dialogo tra due mondi che sembrano distanti (i tuoi 17 anni e la loro età adulta) ed a volte farsi capire e capire l’altro richiede molta comprensione, ascolto e pazienza.
Il bisogno di ferirti sembra conseguenza di questo tuo malessere, e rappresenta la soluzione immediata per affrontare le difficoltà e ridurre quello stato di tensione e agitazione che ti opprime.
Il consiglio che sento di darti è di non smettere di tentare di parlare con le persone a cui vuoi bene, anche quando queste ti fanno arrabbiare o fanno qualcosa che non ti piace. Le persone che ci amano, e soprattutto i genitori, difficilmente fanno volontariamente qualcosa per farci star male, ma può capitare che non riescano a comprendere che, anche se nel nostro bene, certe cose ci fanno soffrire. E' per questo motivo che è importante il dialogo e la comunicazione.
Inoltre, potresti prendere in considerazione la possibilità di rivolgerti ad uno psicologo, che potrebbe aiutarti nella comprensione di ciò che ti fa star male e nel dialogo con i tuoi genitori.
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Sono una ragazza di 14 anni e mi ferisco da qualche mese, la mia peggior paura è che qualcuno possa scoprire quello che faccio, me ne vergognerei troppo. Secondo voi è bene che questo comportamento rimanga segreto o dovrei tentare di parlarne con le persone care?
Risposta
Personalmente ritengo che parlare delle proprie difficoltà con le persone care possa servire ad alleggerire il carico e aiutare a trovare una soluzione ... ma devi essere tu a sentir il bisogno di parlarne con qualcuno, e i tempi con cui vuoi farlo.
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Ho 14 anni e da qualche mese ho la necessità di tagliarmi le braccia con le lamette, prima solo sul dorso adesso anche nella parte inferiore del polso. La notte non dormo, ho spesso crisi di panico, non mi piaccio, non ho voglia di studiare ne di fare nulla. I miei genitori hanno iniziato a mandarmi da uno psicologo, mia madre fruga tra le mie cose e mi butta le lamette che io riesco sempre a procurarmi. I miei genitori sono preoccupatissimi ma io non riesco a farne a meno. Cosa devo fare? mi sento insicura, incapace di parlare, sto facendo la scuola che ho fortissimamente voluto anche se i miei genitori erano contrari e ci sono state lunghe e penose discussioni. Adesso non so se mi piace e se sono in grado di portare a termine quello che ho deciso di fare, inoltre credo di essere bisex e so che i miei non approverebbero. Non so nemmeno se voglio smettere di farmi del male.
Risposta
Cara Giorgia, ciò che scrivi rivela molta sofferenza, il tuo ferirti, gli attacchi di panico, sono sintomi di un malessere che stai attraversando e di cui ancora sembri non essere pienamente consapevole. Stai vivendo una fase delicata, un periodo pieno di cambiamenti in cui senti la pressione del dover prendere decisioni importanti. Per quanto importanti siano le decisioni che prendi tieni conto che poche sono veramente definitive, per cui prenditi i tuoi tempi nelle scelte e consultati con le persone che ami e che ti amano. Inoltre essere seguita da uno psicologo ti permetterà di non portare da sola il peso delle tue difficoltà.
Ciò che ti consiglio è di non spaventarti per quello che ti sta accadendo ed affrontare una alla volta le tue difficoltà con l’aiuto dello psicologo, cercando di condividere coi tuoi genitori ciò che senti di dirgli, questo servirà a farli preoccupare meno e a comprenderti meglio.
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