Termine usato in psicoanalisi per designare le azioni che presentano per lo più un carattere impulsivo relativamente in rottura con i sistemi di motivazione abituali del soggetto, relativamente isolabile nel corso delle sue attività, e che assumono una forma di auto o etero- aggressività. Nel sorgere dell'acting-out lo psicoanalista vede il segno dell'emergenza del rimosso. Quando esso sopravviene nel corso dell'analisi (sia durante la seduta che al di fuori di essa), l'acting-out va considerato nella sua connessione con il transfert e spesso come un tentativo di ignorarlo completamente (J. Laplanche, J.B. Pontalis, 1967).